“Il punto di partenza per intraprendere una carriera lavorativa, che magari è anche la nostra passione più grande, è semplicemente fare ciò che ci sembra il miglior modo di stare al mondo.

Se si può scegliere per sé, allora è la felicità.”

Chi è Letizia?

Comunicazione, Curatela, Project Management, ma prima di tutto Storica dell’Arte.

Se sei arrivat* fino a qui è perché forse vuoi approfondire chi è la persona dietro alla professione.

Comincio quindi dicendo che, prima di tutto, sono una Storica dell’Arte.

Lo sono sempre stata, in un certo senso. Sono nata con quella curiosità, che è diventata poi una forma mentis nel crescere, che mi ha spinto a chiedermi come e perché altri avessero avuto l’impulso e la capacità di dare forma all’immaginato.

Mi hanno educata all’arte sin da piccola e io, curiosa, immagazzinavo e scannerizzavo mentalmente tutto ciò che osservavo, sviluppando sin dai primissimi anni di vita una particolare attenzione al dettaglio e all’estetica.

Nel crescere, quella che era puramente un’inclinazione è diventata una vera e propria caratteristica e ho scoperto, piano piano, che poteva estendersi al di là del mio quotidiano e diventare parte della mia vita e del mio lavoro.

Ancora non sapevo come, ci sarei arrivata dopo un po’ di anni.

Perché sottolineo che sono soprattutto una Storica dell’Arte?

Perché lo studio di questa materia non solo è stata incisivo per la mia vita - quasi una salvezza - ma è stato ed è fondamentale per il mio lavoro.

Studiare Storia dell’Arte mi ha dato strumenti e capacità di analisi, che sono necessari nel momento in cui incontro un museo, una fondazione, una galleria, una fiera d’arte o artisti che hanno bisogno di comunicare il loro lavoro, la loro realtà.

La capacità di ricerca e analisi del dettaglio, con un’attenzione particolare alla tutela e valorizzazione del nostro patrimonio storico-artistico, non sarebbero stati possibili senza questo tipo di formazione.

Grazie alle conoscenze apprese durante i lunghi anni di studio, oggi ho la possibilità di gestire con cognizione di causa la comunicazione digitale delle Istituzioni Culturali con cui collaboro, e di poterle aiutare e supportare con strategie e progetti personalizzati.

La passione per il mio lavoro è qualcosa a cui tengo molto ed è tangibile (o almeno questo è quello che mi confessano le realtà con cui ho avuto il piacere di collaborare).

Come amo spesso dire, il punto di partenza per intraprendere una carriera lavorativa, che magari è anche la nostra passione più grande, è semplicemente fare ciò che ci sembra il miglior modo di stare al mondo.

Se si può scegliere per sé, allora è la felicità.